In questo "viaggio attraverso l'ansia" abbiamo detto che in tali disturbi si prova per l'appunto paura o ansia esagerate rispetto la situazione. Paura e ansia sono emozioni che fisiologicamente proviamo in determinate circostanze, ma quando queste sono esagerate e ripetitive allora si potrebbe rientrare nella definizione di disturbo. Il panico è anch'esso è una forma di paura, per distinguerlo dalla paura o ansia suddette il manuale diagnostico (DSM-5) ci viene incontro.
Anthony legge il post:
Un attacco di panico è una forma di paura o disagio intenso che compare all'improvviso e raggiunge il picco in pochi minuti. È caratterizzato da almeno quattro sintomi tra:
- tachicardia (palpitazioni)
- sudorazione
- tremori
- dispnea (difficoltà di respirazione)
- sensazione di asfissia (impossibilità di respirare)
- dolore al petto
- nausea
- sensazioni di vertigini
- brividi o vampate di calore
- parestesie (formicolio)
- derealizzazione (sensazione che ciò che si sta vivendo non è reale) o depersonalizzazione (sensazione di trovarsi all'esterno del proprio corpo)
- paura di "impazzire"
- paura di morire.
Di per sé un attacco di panico non è sufficiente a definire un Disturbo da Panico. Tale disturbo è, invece, caratterizzato da attacchi di panico ricorrenti e inaspettati. Dove per ricorrenti si intende più di uno e per inaspettati si intende nel caso non sia chiara la causa scatenante. Se l'attacco di panico è atteso (ovvero consequenziale a una causa) allora non rientra nella casistica del Disturbo da Panico, tuttavia è un sintomo psicologico e se determina un disagio significativo allora dovrebbe portare a delle riflessioni da parte del soggetto che lo sta sperimentando e chiedersi se sia il caso di parlarne o meno con un esperto.
Ritornando al Disturbo da Panico questo, da manuale diagnostico, è caratterizzato oltre dagli attacchi di panico (ricorrenti e inaspettati) dal fatto che almeno uno degli attacchi è seguito da un mese di preoccupazione persistente o alterazione disadattativa del comportamento collegata all'esperienza dell'attacco stesso. Come al solito non vi è un modo migliore per spiegare il disturbo diagnosticato.
Fonti:
- American Psychiatric Association (2013) - Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.).
- Bernhill, J. W. (2014) - DSM-5 Clinical Cases.
Consiglio anche la visione di questo video.
Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.
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