14 marzo 2023

Spara! Sì, signore

Fate tutto quello che vi viene detto? Fate tutto quello che il vostro capo vi dice di fare? Sono due domande simili, ma probabilmente con risposte diverse. Che cosa c'è di diverso se la domanda vi viene posta da qualcuno che rappresenta l'autorità? Vediamo un po' perché si finisce con il dire di sì al capo.

Anthony legge il post:

L'obbedienza all'autorità è stata studiata in un famoso esperimento condotto da Milgram. Dei partecipanti erano stati invitati a prendere parte a una ricerca sulla memoria, ma erano stati tenuti all'oscuro dei reali propositi. I soggetti presenti, oltre ai partecipanti, erano lo sperimentatore e un suo complice. Il complice doveva rispondere a delle domande, e in caso di errore il partecipante avrebbe dovuto somministrare scosse elettriche di intensità crescente, e lo sperimentatore impartiva degli ordini. Cosa successe?

Sottolineiamo che in realtà nessuna scossa elettrica veniva somministrata, il complice doveva fingere la reazione affinché il partecipante credesse che le scosse fossero vere. Le prime scosse somministrate erano di bassa intensità e il complice aveva minime reazioni, ma con l'avanzare dell'esperimento l'intensità aumentava. Sappiamo che colui che dava l'ordine era lo sperimentatore, ma la mano che compiva il movimento tale da produrre la finta scossa era del partecipante.

Le reazioni finte del complice diventavano sempre più plateali, in coerenza con scosse sempre maggiori. Alcuni partecipanti, pur obiettando fortemente, hanno continuato a eseguire gli ordini impartiti. Una parte dei partecipanti è arrivata a somministrare anche l'ultima scossa (quella potenzialmente più pericolosa), nonostante i complici imploravano che l'esperimento si interrompesse. L'esperimento è stato svolto in diverse condizioni sperimentali, ma c'è sempre stata una percentuale di partecipanti che ha continuato a obbedire fino alla fine.

Come si spiega questo? Nello scorso post ho parlato di responsabilità e della difficoltà di assumersi automaticamente una responsabilità quando c'è altra gente intorno a noi. In questo caso c'è un deferimento (spostamento) della responsabilità: "Non è stata colpa mia, ma dell'autorità che mi ha dato l'ordine!". Se questo meccanismo è così potente, si può ordinare a un uomo di uccidere dieci, cento, mille persone senza che questi senta il peso della responsabilità?

Qual è il vostro rapporto con l'autorità? Avete mai avuto un comportamento che non volevate avere solo perché vi è stato chiesto da un superiore? Come vi siete sentiti? Responsabili?

Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.

Fonti citate: Esperimento di Milgram.

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