Dai miei ultimi due post sembra evidente che l’uomo non sempre agisce seguendo gli standard morali. In psicologia si direbbe che vengono usati dei meccanismi di disimpegno morale, cioè una serie di giustificazioni che permettono di abbandonare gli standard morali (facendo cose dal poco carine a riprovevoli) senza provare sentimenti come rimorso o colpa. Lo psicologo Albert Bandura classifica 8 di questi meccanismi. Vi va di vederli?
Diffusione della responsabilità .
"Lo aiuti tu o lo aiuto io?". Questa l'abbiamo già vista. Se la colpa è di tutti allora la mia parte di colpa non è così grave. Vediamo qualcuno in difficoltà ? Nessuno l'aiuta? Perché proprio io mi dovrei sentire in colpa?
Dislocamento della responsabilità .
"Ah non è colpa mia, me l'ha detto lui di farlo!". Anche questa l'abbiamo già vista. Un superiore mi dà l'ordine di fare una cosa riprovevole e io la eseguo, chi dovrebbe sentirsi in colpa è lui, mica io.
Giustificazione morale.
"È per il mio popolo, per la mia gente!". In guerra è lecito uccidere perché si sta inseguendo un obiettivo importante come la libertà o la difesa del popolo. Non c'è spazio per il senso di colpa.
"Lo aiuti tu o lo aiuto io?". Questa l'abbiamo già vista. Se la colpa è di tutti allora la mia parte di colpa non è così grave. Vediamo qualcuno in difficoltà ? Nessuno l'aiuta? Perché proprio io mi dovrei sentire in colpa?
Dislocamento della responsabilità .
"Ah non è colpa mia, me l'ha detto lui di farlo!". Anche questa l'abbiamo già vista. Un superiore mi dà l'ordine di fare una cosa riprovevole e io la eseguo, chi dovrebbe sentirsi in colpa è lui, mica io.
Giustificazione morale.
"È per il mio popolo, per la mia gente!". In guerra è lecito uccidere perché si sta inseguendo un obiettivo importante come la libertà o la difesa del popolo. Non c'è spazio per il senso di colpa.
Etichettamento eufemistico.
"Ma non è vero che l'ho ammazzato di botte, era un gioco tra amici, un paio di carezze non di più!". Suona meglio così vero? Ora non è più così grave. Non c'è proprio niente da sentirsi in colpa.
"Ma non è vero che l'ho ammazzato di botte, era un gioco tra amici, un paio di carezze non di più!". Suona meglio così vero? Ora non è più così grave. Non c'è proprio niente da sentirsi in colpa.
Confronto vantaggioso.
"Ok, ammettiamo pure che io mi sia comportato male. Ma hai visto cosa ha fatto lui? A confronto quello che ho fatto io è un atto generoso.". Non vale la pena sentirsi in colpa se quello che ha fatto l'altro è peggio di quello che abbiamo fatto noi.
"Ok, ammettiamo pure che io mi sia comportato male. Ma hai visto cosa ha fatto lui? A confronto quello che ho fatto io è un atto generoso.". Non vale la pena sentirsi in colpa se quello che ha fatto l'altro è peggio di quello che abbiamo fatto noi.
Distorsione delle conseguenze.
"Hai visto come si comporta ora? Sono state le botte che gli ho dato a rendere il suo comportamento così esemplare.". Con un comportamento non idoneo pensiamo di aver ottenuto un buon risultato? Allora niente sensi di colpa.
Deumanizzazione della vittima.
"Sono animali, e vanno trattati come tali!". La vittima non è umana, quindi non c'è da sentirsi in colpa se la trattiamo alla stregua di un animale (ovviamente non è chiaro perché trattare male un animale non sia grave).
Attribuzione di colpa.
"Ha cominciato lui! Ho solo reagito di conseguenza.". Non possiamo sentirci in colpa se il nostro comportamento non è nient'altro che una semplice reazione "incontrollabile" a una provocazione.
Avete mai giustificato un vostro comportamento non propriamente opportuno?
Se sì, riconoscente uno dei meccanismi di Bandura?
Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.
Fonti citate: Bandura et al. (1996). Mechanisms of moral disengagement in the exercise of moral agency.
"Hai visto come si comporta ora? Sono state le botte che gli ho dato a rendere il suo comportamento così esemplare.". Con un comportamento non idoneo pensiamo di aver ottenuto un buon risultato? Allora niente sensi di colpa.
Deumanizzazione della vittima.
"Sono animali, e vanno trattati come tali!". La vittima non è umana, quindi non c'è da sentirsi in colpa se la trattiamo alla stregua di un animale (ovviamente non è chiaro perché trattare male un animale non sia grave).
Attribuzione di colpa.
"Ha cominciato lui! Ho solo reagito di conseguenza.". Non possiamo sentirci in colpa se il nostro comportamento non è nient'altro che una semplice reazione "incontrollabile" a una provocazione.
Avete mai giustificato un vostro comportamento non propriamente opportuno?
Se sì, riconoscente uno dei meccanismi di Bandura?
Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.
Fonti citate: Bandura et al. (1996). Mechanisms of moral disengagement in the exercise of moral agency.
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