Conoscete l'esperimento carcerario di Stanford? Scommetto di sì. È famoso, anche perché ha avuto diverse rappresentazioni cinematografiche. Avete visto il film "The Experiment - Cercasi Cavie Umane"? Provo a raccontarvi l'esperimento.
Anthony legge il post:
L'autore dell'esperimento è Zimbardo. Il ricercatore tramite un annuncio sul giornale reclutò degli studenti maschi che non si conoscevano tra loro. Gli studenti furono sottoposti a test fisici e psicologici; tra di loro vennero selezionati quelli stabili fisicamente e mentalmente, e quelli meno inclini alla violenza. I partecipanti furono divisi in due gruppi: 11 studenti avrebbero dovuto simulare il ruolo di guardie carcerarie, e 10 studenti il ruolo di detenuti in un carcere.
I partecipanti firmarono un contratto. Ai detenuti vennero garantiti i pasti e le cure, invece non furono garantite la privacy e i diritti civili. Alle guardie vennero spiegate le regole del carcere, dovevano mantenere l'ordine senza l'uso di violenza. Tutti ebbero un'uniforme che li identificava come guardie o detenuti. I detenuti, inoltre, non potevano essere chiamati per nome, ma tramite un numero identificativo. La durata prevista dell'esperimento era di due settimane.
Curiosi riguardo cosa successe? All'inizio i partecipanti scimmiottarono il proprio ruolo, e in particolare i detenuti furono spavaldi nei confronti delle guardie. Ma dopo questi primi momenti, le guardie decisero di mantenere l'ordine in modo severo; il loro comportamento ebbe una rapida escalation aggressiva. Le guardie umiliarono e usarono punizioni come le flessioni per ottenere il rispetto. Dopo un giorno la situazione era già fuori controllo.
L'esperimento venne interrotto al sesto giorno. I detenuti vivevano in uno stato di depressione, con crisi di ansia, rabbia, e pianto. Le guardie avevano comportamenti passivi, apatici, crudeli.
Ma perché quello che doveva essere un "gioco" si è trasformato velocemente in un'esperienza brutale? Nell'esperimento si è persa l'individualità delle persone, c'erano due gruppi: detenuti e guardie. Il gruppo si comporta in modo diverso dal singolo. Lo psicologo Le Bon ritiene che in gruppo le persone regrediscono e sono totalmente istintive.
Zimbardo ritiene che nel gruppo siano rilevanti l'anonimato (ricordate che i detenuti non potevano essere chiamati per nome?), e la diffusione di responsabilità (di chi è la colpa? Ricercatori? Delle guardie? Dei detenuti?). Quando siamo in gruppo si crea una nuova identità che entra in conflitto con altre identità di gruppo.
Zimbardo ritiene che nel gruppo siano rilevanti l'anonimato (ricordate che i detenuti non potevano essere chiamati per nome?), e la diffusione di responsabilità (di chi è la colpa? Ricercatori? Delle guardie? Dei detenuti?). Quando siamo in gruppo si crea una nuova identità che entra in conflitto con altre identità di gruppo.
Appartenete a club o gruppi? Per questo vi sentite in competizione con altri gruppi?
Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.
Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.
Fonti citate: Zimbardo - L'esperimento della prigione di Stanford potete leggerlo anche su wikipedia. Le Bon (1895) - The Crowd: A Study of the Popular Mind.
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