Nel post precedente abbiamo detto che nel manuale diagnostico (DSM) i Disturbi della Comunicazione sono:
- Disturbo del linguaggio
- Disturbo fonetico-fonologico
- Disturbo della fluenza con esordio nell'infanzia (balbuzie)
- Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica).
Il Disturbo fonetico-fonologico è caratterizzato da difficoltà nell'articolare i suoni dell'eloquio; la conseguenza è una produzione quasi incomprensibile. Quindi è estremamente complicato interagire con questi soggetti tramite la parola (ovvero il linguaggio verbale).
Il Disturbo della fluenza con esordio nell'infanzia comunemente detto balbuzie è caratterizzato da alterazioni nella fluenza come: ripetizioni di suoni, ripetizioni di intere parole monosillabiche (lo-lo-lo-lo voglio), prolungamento dei suoni, interruzioni di parole. Questo disturbo genera ansia nel parlare oppure può limitare considerevolmente l'efficacia della comunicazione.
Il Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica) è un po' particolare. I soggetti con questo disturbo non sanno adeguare il proprio linguaggio alle regole sociali (come salutarsi). Per loro è difficile modificare la conversazione per adattarla al contesto, ad esempio possono parlare allo stesso modo con un adulto o un bambino. Inoltre fanno estrema fatica a capire ciò che non viene detto esplicitamente o a comprendere i significati non letterali.
Tutti i disturbi descritti sono caratterizzati da deficit che portano a conseguenze importanti nella vita del
soggetto, come difficoltà a: partecipare alla vita sociale, ottenere
risultati scolastici, essere efficaci nella vita lavorativa. Inoltre si tratta di sintomi che compaiono nel periodo dello sviluppo e non sono attribuibili a una condizione medica.
Fonti:
- American Psychiatric Association (2013) - Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.).
- Bernhill, J. W. (2014) - DSM-5 Clinical Cases.
Nessun commento:
Posta un commento