8 settembre 2024

Disturbo dell'Adattamento

La panoramica sui disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti si chiude con il Disturbo dell'Adattamento. Ma cosa vuol dire adattamento in questo contesto? Proviamo a capirlo con le mie parole.
Anthony legge il post:
Adattarsi a una situazione vuol dire cambiare il proprio comportamento in modo da essere efficienti in una situazione nuova.
Supponiamo che cambiate lavoro, arriverà dello stress dovuto alla novità della situazione poi, una volta imparate le nuove procedure, quello specifico tipo di stress svanisce. Vuol dire che vi siete adattati.
Ora supponiamo che dobbiate vivere un lutto di una persona cara. Probabilmente adattarsi in questo caso è più difficile, ovvero è complicato tornare "a funzionare bene" come prima del lutto.

Abbiamo capito che gli eventi stressanti richiedono uno sforzo da parte del soggetto per adattarsi, per ottenere un nuovo sano equilibrio.
Ci sono degli eventi che possono mettere a dura prova la capacità di adattarsi, come il lutto, le rotture relazionali, difficoltà economiche, una malattia fisica potenzialmente deteriorante, ecc. Se il soggetto non si adatta, ecco che può insorgere il Disturbo. Ma cosa vuol dire "non adattarsi"?

Il Disturbo dell'Adattamento da manuale diagnostico (DSM-5) è caratterizzato da:
  • presenza di sintomi emotivi o comportamentali come conseguenza di uno o più eventi stressanti. I sintomi emergono entro 3 mesi dall'evento stressante
  • marcata sofferenza sproporzionata rispetto alla gravità dell'evento stressante oppure compromissione significativa della qualità della vita del soggetto
  • i sintomi non perdurano per un periodo superiore a 6 mesi dalla scomparsa dell'evento stressante
  • non vi è un modo migliore per spiegare clinicamente i sintomi.
Una specifica rispetto alla definizione: "marcata sofferenza sproporzionata rispetto alla gravità dell'evento". Sproporzionata rispetto alla situazione non vuol dire che il soggetto non ha il diritto di provare dolore, ma che tipicamente la maggior parte della popolazione studiata risponde in maniera diversa. 

Quello che potremmo essere tentati di dirci è: "se io fossi in questa situazione non starei così male!". Non sappiamo se è vero, però sappiamo che "non sono io" a essere in questa situazione. A mio avviso classificare il dolore altrui o minimizzare il dolore altrui in relazione alla propria esperienza di vita è sbagliato.

Provate a fare un esercizio di mentalizzazione. Immaginate di vivere una situazione che vi causa molto dolore, ne parlate con qualcuno che alla fine vi dice: "per me state esagerando!". Come vi sentireste? Il soggetto che ha giudicato il vostro dolore classificandolo come un'esagerazione ha peccato di empatia (in particolare la parte cognitiva dell'empatia, ovvero riuscire a mettersi nei panni dell'altro).

Il manuale diagnostico (DSM-5) abbiamo visto che distingue tra gli episodi traumatici (come quelli dei sintomi del Disturbo da Stress Post-Traumatico e il Disturbo da Stress Acuto) e quelli stressanti (come quelli esemplificati nella diapositiva precedente).
Tuttavia sia i traumi sia gli eventi stressanti meritano attenzione clinica.
Il giudizio di un clinico ("marcata sofferenza sproporzionata rispetto alla gravità dell'evento") è basato sui dati empirici e non è (o non dovrebbe essere) un giudizio sulla persona.

Forse questo è un disturbo poco noto ai non addetti, ma la sua prevalenza (ovvero la stima percentuale della sua presenza nella popolazione) è molto alta. Il dato cambia a seconda della popolazione che si studia (ad esempio in Occidente potrebbe essere diverso che in Oriente) tuttavia il manuale diagnostico (DSM-5) indica che è spesso la diagnosi più comune nei casi di consultazione psichiatrica e raggiungere frequentemente il 50%.
Inoltre i disturbi dell'adattamento hanno un aumentato rischio di tentativi di suicidio e di suicidio attuato.

Fonti:
- American Psychiatric Association (2013) - Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.).
- Bernhill, J. W. (2014) - DSM-5 Clinical Cases.

Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.

 

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