8 dicembre 2024

Pica - Ruminazione - Evitamento del cibo

Nel post precedente abbiamo visto come il comportamento alimentare non riguarda solo l'atto del mangiare, ma è qualcosa di più complesso che coinvolge anche la scelta del cibo e come si mangia.
Anthony legge il post:
Il pica (o picacismo) consiste nel mangiare qualcosa che non è cibo e quindi di non commestibile, come la terra, del gesso, i sassi, la carta. Questo comportamento, come potete immaginare, può danneggiare l'organismo che non solo non trae nutrienti ma non è adatto a rimuovere fisiologicamente alcune sostanze.

Il Pica da manuale diagnostico (DSM-5) è caratterizzato da:
  • ingestione di sostanze non commestibili per almeno 1 mese
  • il comportamento non è attribuibile allo stadio di sviluppo dell'individuo
  • il comportamento non fa parte di una pratica culturale.
Avete mai sentito parlare di animali ruminanti? È un gruppo di erbivori che rigurgita in bocca cibo precedentemente inghiottito e lo rimastica. I soggetti con il Disturbo da ruminazione hanno questo tipo di comportamento, ovvero rigurgito del cibo che poi può essere rimasticato, ringoiato o sputato.

Il Disturbo da ruminazione da manuale diagnostico (DSM-5) è caratterizzato da:
  • costante rigurgito del cibo per almeno un mese; il cibo successivamente può essere rimasticato, ringoiato o sputato
  • non vi è una spiegazione medica che spieghi il rigurgito
  • il disturbo non si presenta solo durante altri disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
Il nome Disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo è esplicativo del comportamento del soggetto, ovvero l'individuo non si alimenta (o meglio non lo fa a sufficienza). Il soggetto non trae piacere dal comportamento alimentare e di conseguenza non mangia ponendo, così, il proprio corpo a stress.

Il Disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo da manuale diagnostico (DSM-5) è caratterizzato da:

  • incapacità di nutrirsi in modo soddisfacente (ovvero da soddisfare il proprio fabbisogno energetico). Questo comporta almeno una conseguenza tra:
    • significativa perdita di peso (o mancata crescita adeguata nei bambini)
    • deficit nutrizionale
    • necessità di alimentazione parenterale (via endovenosa) o di supplementi nutrizionali (es: vitamine)
    • interferisce con la vita sociale
  • la mancanza di cibo non spiega il disturbo
  • il disturbo non si presenta solo durante altri disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
  • non c'è un modo migliore per spiegare i sintomi.
Fonti:
- American Psychiatric Association (2013) - Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.).
- Bernhill, J. W. (2014) - DSM-5 Clinical Cases.
 
Consiglio anche la visione di questo video.

Se volete che io descriva con le mie parole un argomento di psicologia scrivetelo nei commenti.

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